martedì 28 giugno 2011

"Diego stai sorpassando il limite!!" (cit. Mamma)

1) Principato di Monaco
2) Thèoules sur mer (Cannes - Côte d’Azur)
3) Bergeggi (Sv)
4) Bressanone (Bz)
5) Malcesine (Vr –Lago di Garda)
6) Novi di Modena (Mo)

No!!..non è la classifica delle mie località preferite. Sono sei paesi/città che ho attraversato nei miei ciclo-viaggi..

Ummmm e quindi?!??!?

Te lo spiego subito, questi luoghi sono rimasti impressi nella mia mente perché sono stati la “scenografia” dei miei cali energetici..in poche parole in ognuno di questi posti sono entrato in crisi per lo sforzo eccessivo, oppure come direbbe uno zarro “Non c’avevo più la sbatta di pedalare!!”.

Non so se ti è mai capitato, ma il calo energetico “regala” delle sensazioni abbastanza curiose.

Avendo lavorato per qualche anno in una azienda di carpenteria pesante, già dall’età di 17 anni ho imparato a convivere con, passami il termine, “l’andare oltre il limite”..era un lavoro molto duro, mi basta dirti che pur avendo fatto di ogni in questi anni, niente ha mai raggiunto l’esasperante e quotidiana fatica fisica provata ai tempi del Diego-saldatore.

Ma come ti dicevo nei miei ultimi ciclo-viaggi ho dovuto giocare nuovamente con il limite..era da un po’ che non mi capitava, anche perché generalmente nella quotidianità se si è stanchi ci si ferma, ma in viaggio non è sempre possibile o forse è proprio quello il bello.

Di solito, per quanto mi riguarda, il calo energetico o chiamiamolo pure il “sorpassare il limite” arriva dopo i 100km di viaggio..penso che il tutto sia aggravato dallo zaino che di solito non pesa meno di 8-9kg. 
Premettendo che in percentuale non è molto frequente che capiti, soprattutto se si riesce ad abbinare una alimentazione mirata e corretta..e altra cosa fondamentale, se si riesce a mantenere una lucidità mentale prolungata..solitamente tutto inizia con una stanchezza più marcata, che si trasforma lentamente in una difficoltà nella spinta e nell’erogazione di potenza sul pedale..le fasi successive comportano una compromissione nel comando dei movimenti del corpo. Le distanze sembrano infinite e anche se si cerca di entrare in endurance, si rischia di muoversi a singhiozzo spendendo energie utili.

I momenti peggiori sono quelli nei quali si avverte una lentezza decisionale a livello cerebrale e un rallentamento dei riflessi…sembra di entrare in uno stato confusionale, ogni parte del corpo grida “Fermati!!!..basta!!!"..molto complicato è opporsi al volere del corpo.
La mia breve esperienza mi ha insegnato che a parte l’alimentazione (fondamentale), il lavoro più difficoltoso è quello mentale..ho lavorato molto negli ultimi anni su di me, l’introspezione e il controllo della mente..è molto difficile e richiede fatica, ma l’auto motivazione rimane una delle poche soluzioni per uscire da una crisi energetica e non solo. La capacità di controllare la lucidità mentale mentre si entra in una zona offlimits, mi ha permesso di portare a termine le mie micro avventure. Mi ha permesso di non arrendermi davanti alle difficoltà e conoscere sempre di più i miei limiti.

Vi racconto un po’ di aneddoti:  

I primi cali energetici in bici, si sono presentati per ben due volte nel ciclo-viaggio in Francia..quando io e il mio fedele compagno ci siamo sparati tutta la Costa Azzurra. 
Il primo mentre raggiungevamo Monaco dopo aver passato in bici la frontiera alle quattro di mattina, squadrati dagli sguardi perplessi della polizia francese..il secondo invece nelle vicinanze di Cannes, talmente potente da farci rimanere in uno stato di silenzio permanente per circa 15 minuti, ovviamente seduti per terra in un’area di sosta a bordo strada.

Superare il terzo invece è stata una bella sfida, più che altro perché ero da solo. Era il ciclo-viaggio in solitaria da San Remo a Genova in un giorno, arrivato nei pressi di Savona..CRISI!!!...superata alla grande grazie ad un po’ di meditazione in spiaggia e ad un’insalatissima Rio Mare.

Le ultime tre invece si sono verificate nell’ultima avventura Brennero-Modena in 3 giorni, oltre 350km..la prima a Bressanone dovuta ai postumi di una notte in bianco passata a Verona seduti davanti all’arena aspettando la coincidenza del lurido treno regionale…ti dico solo che arrivati a Bressanone faticavo a finire le frasi. La seconda giunti sul Lago di Garda, la meta della giornata era Peschiera del Garda..giunti a Malcesine, non avrei scommesso neanche un centesimo sulla buona riuscita dell’impresa, il vento sul lago era talmente forte da costringerci a pedalare anche in discesa..la media era calata a picco e Riccardo era in uno stato di semi-incoscienza. Per fortuna un pranzo studiato nei minimi dettagli e il mio solito ruolo da motivatore hanno riportato in vita Riccardino, che ha sfoderato a fine giornata una potenza spavalda. Il terzo calo si è presentato quasi a fine viaggio, a Novi di Modena nei pressi di Carpi…è stato curioso perché a differenza delle altre volte è stato molto più prolungato, ci prendeva per il culo…ci sentivamo due leoni e poi dopo 10km eccoci di nuovo in crisi…ma giunti alla periferia di Modena ho preparato la mia super bomba (no, non posso rivelarti il segreto)…beh, dopo 130km ci siamo fatti anche il tour di  Mòdna”. Un tour SINGOLARE e mi fermo qua.

Beh..qualcuno potrebbe anche dire “Certo se ti fai 350 km in 3 giorni con 9kg sulle spalle e una bici da corsa dei primi anni ’80…te se un po’ un pirla!?!?”..ma io un pochino MIKONOSco, ed ho il “brutto” vizio di rendere unica ogni esperienza, diversificando..passando da un estremo all’altro. Penso che solo così si possa creare e costruire una capacità camaleontica di adattamento applicabile a qualsiasi contesto. Mettere alla prova se stessi è fondamentale.

E voi Blogorroici vi siete mai messi alla prova!??!?

E il limite??..l’avete sorpassato qualche volta?!?!

  





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