martedì 31 maggio 2011

La più grande Fandonia

Qualche mese fa, ripercorrendo questi 23 anni di esistenza e osservando perplesso la follia intorno a me, mi sono posto una domanda.

Come può riuscire una persona a sopportare ed “accettare” una situazione di evidente disagio e malessere per lunghi periodi…giorni, mesi o addirittura anni?

La risposta forse l’ho trovata leggendo un libro (consigliato dalla mia psico-sorella), intitolato “Menzogna Autoinganno Illusione” di Daniel Goleman.
Goleman è uno psicologo statunitense specializzato ad Harvard, la sua opera più nota è “L’intelligenza emotiva” nella quale spiega l’influenza che l’empatia, la conoscenza di se stessi e la persistenza hanno sul Q.I. (Quoziente D’Intelligenza).

Il libro analizza un aspetto della personalità (come tanti del resto) ancora poco conosciuto, si focalizza sulla tendenza ad ingannare se stessi e gli altri sui problemi e le contrarietà della vita. Goleman intraprende un “viaggio analitico” attraverso i territori sconosciuti della mente umana, scovando le zone oscure o come le chiama lui le “zone d’ombra..nelle quali l’individuo relega, dimenticandosene immediatamente, le sensazioni spiacevoli, i ricordi dolorosi e qualunque considerazione negativa che riguardi se stesso, coloro che ama e il mondo generale.


Il libro è strutturato molto bene, nella prima parte spiega il legame tra dolore e attenzione (quindi di come il corpo reagisca agli stimoli dolorosi abbassando il livello di attenzione), il ruolo delle endorfine e il funzionamento dello stress. La seconda parte è dedicata alla Memoria, invece la terza e la quarta parlano di Sé e nevrosi. Ma uno dei capitoli più interessanti è il quinto.
Il quinto capitolo è dedicato al ruolo e l’influenza che la famiglia esercita su un individuo (figlio/a). In verità il potere a volte distruttivo della famiglia compare molto spesso nel libro, la forza manipolatrice ed i macabri risultati che riesce ad ottenere data la sua posizione favorevole, sono inquietanti. È stata una grande soddisfazione leggere e ritrovarmi in alcune teorie di Goleman, soprattutto perché qualche mese prima di comprare il libro avevo scritto una delle mie tante turbe mentali, che parlava proprio di questo argomento:
FERREIROS
Seppur consci delle vostre imprecise e acerbe martellate,
la foga di suturare le insoddisfazioni fallimentari insite in voi, non vi dissuade.
Come tanti piccoli Efesto forgiate il rovente neonato metallo.
Malleabile e impotente si deforma ad ogni violento colpo inferto
quel metallico aborto informe, ai vostri disturbati e biechi occhi appare una spada affilata.
Fieri esibite con superbia la vostra creazione,
scalcinata ristrutturazione di un decadente vissuto.
Voi padroni di tutto, infossati nella convinzione che il metallo non possa soffrire incalliti continuate la vostra opera.
Ma l'incessante odore di sangue presente nell'aria, mi convince del contrario.
Quelli che voi adorate chiamare Figli, alla mia vista figurano come Mostri in eterno conflitto.

DIEGO


Parole che forse alcuni di voi avranno già letto e forse qualcuno capito. (?)

Questo libro mi ha aiutato a capire qualcosa di più sulle motivazioni che spingono una persona a vincere la sofferenza, non combattendola!!.. ma attenuandola attraverso meccanismi complessi ed apparentemente assurdi. Ogni trauma psichico viene gestito dalla nostra “macchina perfetta” come una comune ferita, per mantenere un equilibrio, per sopravvivere l’unica soluzione è abbassare il dolore..soffocarlo in un angolo, oscurarlo alla nostra mente.


“Nella tua profonda e  forse insensata curiosità di dare una risposta a tutte quelle cose che solitamente diamo per scontate, inizia dalla più importante e vitale.
E non dimenticarti che la più grande FANDONIA è l’autoinganno.”


Ah, se avete tempo leggetelo..magari vi illumina!!...già, magari!!

Nessun commento:

Posta un commento